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Turismo sostenibile e responsabile: 6 passi per viaggiare plastic free

By 22/01/2019 Marzo 4th, 2020 No Comments

Turismo sostenibile, 6 consigli per viaggiare senza utilizzare plastica monouso.

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Turismo sostenibile e responsabile significa viaggiare rispettando la cultura, la tradizione e l’ambiente del Paese che si visita. Significa entrare nella sfera personale di chi vive la sua quotidianità nella località che noi abbiamo scelto come meta per la nostra avventura. Quando si è in viaggio non sempre la raccolta differenziata o il riciclo sono all’avanguardia.

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Pensate che ogni anno circa 8,8 milioni di tonnellate di plastica finiscono in mare, come se ogni minuto un camion scaricasse il suo carico direttamente in acqua. Le conseguenze le vediamo nella vita di tutti i giorni: spiagge e fiumi sempre più sporchi e animali che muoiono intrappolati, soffocati o denutriti.
Per questo motivo Kiwi ha deciso di fornirvi 6 piccoli consigli da mettere in pratica per viaggiare plastic free.
Le foto qua sotto le abbiamo scattate la scorsa estate alla St. Peter’s Pool durante il viaggio a Malta.

1. Beauty case sostenibile

Il beauty case è la tana preferita della plastica monouso. Provate a pensare quante bottiglie di shampoo, balsamo, bagnoschiuma e creme utilizziamo ogni giorno e gettiamo nella spazzatura.
Quante volte abbiamo litigato ai controlli di sicurezza dell’aeroporto perché abbiamo dimenticato di togliere la bottiglia di bagnoschiuma dal bagaglio a mano.
Quanta plastica gettata nel cestino perché abbiamo deciso di lasciare il beauty case a casa e utilizzare i prodotti forniti dall’hotel.

Kiwi ha deciso di risolvere il problema a monte.
Lo shampoo, il balsamo e il bagnoschiuma possono essere acquistati in formato saponetta; facili da trasportare, leggeri e plastic free.
Se la saponetta non fa per te, puoi acquistare dei contenitori da 100 ml riutilizzabili, inventati apposta per i viaggiatori; puoi riempirli con i tuoi prodotti personali prima di partire e disporli nel bagaglio a mano.
Un’altra soluzione sostenibile è acquistare nei negozi in cui vige la regola del vuoto a rendere. Questa però è l’opzione più sconsigliata.

 

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Un altro punto critico del beauty case è lo scrubs. La maggior parte degli scrubs possiede piccole palline esfolianti, fatte di plastica. La notizia positiva è che lo scrubs si può creare “fai da te” con miele e zucchero oppure utilizzando i fondi del caffè.

Ultimo problema è il rasoio usa e getta, pensate che circa 2 miliardi di rasoi finiscono ogni anno in discarica. E non sono riciclabili!
Per le donne non è un oggetto necessario se si fa la ceretta.
Per gli uomini, che spesso lo usano per farsi la barba, è facilmente sostituibile da un rasoio elettrico, meglio se si ricarica con l’energia solare. Un investimento iniziale che verrà ricompensato in poco più di un mese.
Se si è affezionati al rasoio manuale si può acquistare quello riutilizzabile in acciaio inossidabile. Ottima soluzione no?

I posti per eccellenza in cui trovare tutti i prodotti plastic free sono le erboristerie, altrimenti alcuni negozi locali oppure brand affermati, come Lush, sono all’avanguardia.
Se conoscete altri negozi o boutique plastic free fateli conoscere a Kiwi lasciando un commento in fondo all’articolo 😉

2. Borraccia

Non sei un vero viaggiatore se non porti con te la borraccia, anche se non in tutti i Paesi del mondo l’acqua è potabile. La borraccia ormai può essere acquistata ovunque e può essere trasportata nel bagaglio a mano, ma ricordati di svuotarla! 😉
In molti Paesi e nelle maggiori città del mondo l’acqua del rubinetto è potabile. Utilizzando una borraccia risparmierai i soldi dell’acquisto di bottiglie di plastica e contribuirai alla riduzione del consumo di plastica monouso.

Spesso l’acqua in bottiglia, prima di essere venduta in negozio, passa ore sotto il sole; in questo arco di tempo la plastica perde alcune sostanze dichiarate nocive per la nostra salute. Per questo motivo è meglio acquistare una borraccia in acciaio inox ed evitare quelle in plastica, anche se riutilizzabili.
Noi di Kiwi siamo particolarmente affezionati a 24Bottles, un marchio italiano con prodotti dal design essenziale, un po’ come il nostro stile di vita.
Per fare un’azione ancora più sostenibile potete acquistare le borracce direttamente da associazioni non profit che si occupano di tutela del mare.

 

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3. Vestiti con la natura

La nostra pelle è continuamente in contatto con la natura e l’ambiente che ci circonda. In aggiunta i tessuti sintetici rilasciano piccole particelle di plastica, chiamate microfibre, nell’ambiente; le microfibre raggiungono il mare e creano ingenti danni all’equilibrio della natura.
Per avere una pelle morbida, fresca e felice bisogna metterla in contatto con tessuti naturali come il cotone organico, il lino, la canapa tessile, la seta, la juta, la lana etica e il caucciù; tutti provenienti da produzioni responsabili.
Oggi, grazie allo sviluppo tecnologico, stanno prendendo sempre più piede nuovi tessuti creati a partire da scarti alimentari, come le scorze degli agrumi, gli scarti della produzione del vino, cactus, l’ananas e il cocco.

Ad un viaggiatore esploratore e avventuriero servono sempre una giacca a vento, un impermeabile o vestiti tecnici adattabili alla situazione. In questo ambito la scelta si fa più difficile ma ci sono marchi di abbigliamento che producono i propri capi a partire dal riciclo della plastica e rispettando la natura.
Alcuni esempi sono Patagonia, il brand migliore amico dell’ambiente, e nuovi brand che si stano impegnando in ambito di sostenibilità come The North Face e North Sails.
Proprio North Sails nel 2018 ha lanciato le campagne #GoBeyondPlastic e #ToTheOcean per lanciare un messaggio di salvaguardia dell’oceano, in collaborazione con importanti figure e organizzazioni internazionali.

Se conoscete altri brand fateli conoscere a Kiwi commentando alla fine dell’articolo. 🙂

 

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4. Tovaglioli in cera d’api

Turismo sostenibile significa anche acquistare prodotti locali, sia in ristorante sia nei negozi di alimentari. Quando si prevede un pranzo al sacco spesso gli alimenti vengono avvolti nella pellicola di nylon o in alluminio per il trasporto.
La buona notizia è che da oggi puoi utilizzare tovaglioli in cera d’api, lavabili e riutilizzabili, per avvolgere il tuo pranzo (e dargli un tocco più chic).
In Inghilterra questi involucri sono talmente alla moda che puoi farli personalizzati, ad esempio ordinandoli dal sito di di Bee’s wrap. In Italia invece sono arrivati da poco ma sono già super richiesti, li puoi trovare sul sito di Apepak.

 

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5. Borsa di tela o zaino per gli acquisti

Il turismo sostenibile non è un viaggio “mordi e fuggi”, è un’avventura alla scoperta dei sapori, dell’artigianato e della cultura locali; è cambiare momentaneamente il luogo della propria vita e spostarla in una località diversa.
Quando si fanno acquisti o si va a fare la spesa è bene portare con sé una borsa di tela oppure uno zaino dove poter mettere i prodotti. In questo modo non sarà necessario acquistare o accettare il sacchetto di plastica.

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6. Non usare stoviglie monouso

Un tema caldo e apparentemente scomodo. Come evitare di utilizzare piatti, posate e bicchieri monouso mentre si è in viaggio?
Nelle grandi città spesso le bevande calde sono servite all’interno di contenitori usa e getta, con coperchio e cannuccia di plastica non riciclabile. Lo compri, lo usi e lo getti nel primo bidone della spazzatura. La soluzione è acquistare una “tazza” da asporto personalizzata e riutilizzabile.

Quando si fa il pranzo al sacco è bene avvolgere il cibo in tovagliette in cera d’api oppure disporlo in appositi contenitori riutilizzabili in vetro. Noi spesso utilizziamo i barattoli, che salviamo dalla spazzatura dopo aver finito la marmellata o lo yogurt, oppure dei contenitori appositi.
Le posate in acciaio sono la soluzione migliore per evitare di utilizzare (e rompere) quelle in plastica.

 

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Informatevi prima di partire, in alcuni stati è stato vietato l’utilizzo di plastica monouso.

 

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Se utilizzate altri metodi per viaggiare plastic free ed essere turisti sostenibili e responsabili lasciate un commento qua sotto, siamo pronti per migliorare il nostro modo di viaggiare e soprattutto il nostro stile di vita di tutti i giorni.

Pubblicato il 22/01/2019
Valentina Lovat
Scritto da:

Valentina Lovat

Scrittrice di viaggi e natura, fotografa e amante del mare.

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