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Viaggiare da soli? Andrea racconta il Cammino di Santiago

By 03/03/2018 Febbraio 9th, 2019 No Comments

Andrea ha intrapreso il Cammino di Santiago de Compostela e ha condiviso con noi le emozioni che regala questo viaggio.

Cammino Di Santiago Kiwi The Explorer 4
Cammino Di Santiago Kiwi The Explorer 2
Andrea

25 anni
Benevolo, istintivo, carismatico
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1. Perché si dovrebbe partire per il Cammino di Santiago almeno una volta nella vita?

Ho vissuto il cammino di Santiago molto intensamente. È un viaggio che ti dà l’opportunità di crescere tantissimo e di guardarti dentro profondamente; ho avuto modo di lavorare tanto su me stesso, acquisire nuove prospettive, conoscere moltissime persone e conoscerle veramente nel profondo.
È un’esperienza che ti porta a vivere in estrema semplicità: ognuno su quel cammino ha solamente il proprio zaino e nient’ altro. Si cammina tutto il giorno in luoghi estremamente suggestivi, si perde il senso “dell’io”, ci si dimentica dei problemi e delle difficoltà della propria vita lasciandosi tutto alle spalle; semplicemente si cammina.
La genuinità nei rapporti che si sviluppa nel cammino è l’aspetto che più mi ha fatto mettere in discussione, che più mi ha fatto crescere e che mi ha dato l’opportunità di conoscere aspetti di me stesso che fino a quel momento non avevo così chiari. 

Cammino Di Santiago Kiwi The Explorer 4

Il cammino non è un viaggio, è una scuola di vita che ci mostra la realtà di come siamo veramente, cioè tutte persone in cammino nel viaggio della propria vita. Un vero e proprio inno alla libertà dell’uomo che vede nel camminare un moto di elevazione spirituale, un itinerario interiore verso la purezza infinita e divina.

2. Sei partito da solo o in compagnia? Lo consiglieresti come viaggio in solitaria?

Sono partito da solo e credo che questo sia un aspetto fondamentale per compiere questo cammino. Partendo da soli ci si dà l’opportunità di essere veramente sé stessi, indipendentemente dai condizionamenti che potrebbero esserci a casa, si ha la possibilità di ascoltarsi profondamente e decidere ogni momento il passo successivo da compiere senza dover rendere conto ad altre persone. Tutto questo offre una grande libertà.
Quasi tutte le persone partono da sole e questo porta anche a creare legami sinceri e indimenticabili.
Chi cammina solo può partire oggi, ma chi cammina in compagnia deve attendere finché l’altro non è pronto.

Cammino Di Santiago Kiwi The Explorer 2

3. Come hai gestito il vitto e l’alloggio durante il tuo viaggio?

Personalmente quando viaggio vivo “alla giornata” senza basarmi su programmazioni specifiche. Gli schemi lasciamoli a casa! Se ti piace un posto è giusto fermarsi, non è obbligatorio raggiungere per forza una tappa.
Ogni paese del cammino ha molti ostelli, non serve la prenotazioneA volte mi è capitato di essere ospitato in chiesa o in qualche casa, ma perché ho deciso di vivere il cammino in balia degli eventi.

Cammino Di Santiago Kiwi The Explorer 5

Alcuni Albergue – così si chiamano gli ostelli – ti ospitano per la notte con una piccola donazione, altri invece hanno un prezzo che può variare ma che rimane in ogni paese più o meno invariato ed economico. Molti ostelli sono dotati di cucina quindi spesso mangiavo con gli altri pellegrini in ostello.
Diversamente si può optare per un “menù del pellegrino” nel ristorante più vicino. I prezzi rimangono contenuti (12€ primo, secondo, dolce e caffe) ma una cena in ostello tra pellegrini è sicuramente più conveniente e armonica”.

4. In quanto tempo hai raggiunto Santiago de Compostela?

Ho raggiunto Santiago de Compostela in 30 giorni, ma ognuno ha il suo passo. Consiglio di prendersi più giorni per darsi la possibilità di essere tranquilli senza dover programmare molto.
Il cammino non è una gara, almeno che non si faccia per sport; prendetevi il vostro tempo e vi accorgerete di quanto importante sia esso.

Cammino Di Santiago Kiwi The Explorer 1

5. C’è stato un momento di difficoltà in cui hai pensato di tornare indietro?

Ho avuto molti momenti di difficoltà, sia fisica che personale. Le difficoltà fisiche sono all’ordine del giorno per la strada che si percorre e per lo sforzo che si fa; danno modo di vedere le arduità della vita, proprio queste nascondono gli insegnamenti più veri.
La difficoltà personale l’ho avvertita spesso parlando con le persone di alcuni argomenti che mi hanno dato modo di lavorare molto interiormente e di mettermi in discussione.
Camminando ho percepito il cammino come una metafora della vita, per questo non ho mai pensato di abbandonare, anzi avrei voluto rimanere là di più.

Cammino Di Santiago Kiwi The Explorer 3Grazie Andrea per i tuoi preziosi consigli e soprattutto per aver condiviso le sensazioni che hai provato durante il tuo percorso. 🙂

Ti piace viaggiare da solo o vuoi provare per la prima volta a partire in solitudine? Andrea ti racconta la sua prima volta a New York, in solitaria!

Pubblicato il 03/03/2018
Valentina Lovat
Scritto da:

Valentina Lovat

Scrittrice di viaggi e natura, fotografa e amante del mare.

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